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Il Plastico

I soci del gruppo fermodellistico “Treni & Tram Club” sono impegnati nella riproduzione in scala dei tratti più significativi della ferrovia elettrica Casalecchio Vignola. Per la realizzazione del plastico modulare è stato adottato il rapporto di riduzione 1:87 (scala H0) ed i moduli sono stati ambientati fra gli anni ’60 e ’70 del secolo scorso, quando la linea svolgeva un regolare servizio. La realizzazione dei moduli ha richiesto parecchie ore di lavoro, dal momento che si è optato per la scelta di ridurre al minimo l’uso dei prodotti commerciali. Sono stati eseguiti rilievi fotografici e planimetrici per l’autocostruzione di edifici, ponti, strade e quant’altro presente nel tratto da riprodurre. Anche il materiale rotabile, costituito dai locomotori E 400 e L 901, detto il “Papero”, e dalle elettromotrici Piaggio è stato costruito direttamente dai soci rilevando misure e particolari da foto e disegni.

I moduli fino ad oggi costruiti sono 34, per una lunghezza complessiva di circa 40 m, questi riproducono:

  • n. 5 moduli la stazione di Casalecchio con il grande ponte stradale/ferroviario che sovra passa la ferrovia Porrettana,
  • n. 3 moduli il deposito-officina di Casalecchio,
  • n. 5 moduli la stazione di Crespellano con le case del paese prossime alla ferrovia,
  • n. 2 moduli la fermata della Muffa,
  • n. 5 moduli la stazione di Bazzano (comprendente il fabbricato di stazione, il magazzino merci e la rimessa macchine), il passaggio a livello, il ponte sul torrente Samoggia,
  • n. 6 moduli la fermata di Savignano Comune ed il grande ponte sul fiume Panaro,
  • n. 8 moduli, in corso di realizzazione, la stazione di Vignola con la caratteristica trincea di accesso alla medesima.

Tutti gli edifici sono costruiti in legno o legno/ceramica o cartoncino, dipinti con colori a tempera lavabili ed invecchiati, e riproducono fedelmente i fabbricati esistenti. L’armamento (binari e scambi) e’ di origine commerciale (cod. 75) mentre tutto il resto e’ completamente autocostruito. Pali e portali sono realizzati in tubo e filo di ottone, la linea aerea e’ costruita con filo di ottone opportunamente sagomato e saldato.
Gli alberi sono ottenuti da rametti di erica ed altre piante naturali colorati con polveri di diverse tonalita’. La palizzata presente sul diorama e’ completamente autocostruita, per fusione, in metallo bianco. Il plastico e’ stato successivamente animato con figurine e automodelli rielaborati di varia provenienza.

Ben cinque moduli sono stati necessari per riprodurre esattamente in scala il fascio binari terminale della FCV con la stazione di Casalecchio, la rampa di carico merci ed il ponte stradale/ferroviario che supera la ferrovia Porrettana. Fanno da cornice i fabbricati posti a lato della ferrovia quali il palazzo Quadri con il caffè Margherita, l’albergo Perdetti, il palazzo con i portici sotto i quali troviamo, fra gli altri, la farmacia del dott. Scotti tutt’ora esistente, l’Ufficio Postale ed il negozio delle sorelle Simili, ed infine l’asilo e tante altre villette. In altri tre moduli, collegati con un binario ai precedenti, è stato rappresentato il deposito e l’officina della ferrovia con il ponte trasbordatore (funzionante), il binario di raccordo con la stazione FS di Casalecchio ed un breve tratto della Porrettana. Il fascio di stazione è costituito da sei binari tronchi, tre destinati al servizio viaggiatori e tre al servizio merci.

Dopo alcuni moduli di raccordo troviamo la stazione di Crespellano con tutti i fabbricati che si affacciano sulla ferrovia e, a seguire, quelli relativi alla fermata della Muffa con la sua tipica stazione e l’unico binario di corsa, la strada provinciale con la diramazione per Calcara e relativo passaggio a livello.

Successivamente altri cinque moduli riproducono il ponte sul torrente Samoggia e la stazione di Bazzano. Questa comprende quattro binari, due di incrocio e due di sosta, ed i raccordi per lo scalo merci e la rimessa macchine. E’ pure riprodotto anche ciò che restava della diramazione verso Castelfranco Emilia, distrutta nel corso della seconda guerra mondiale e mai più ricostruita. Sono altresì riprodotti il passaggio a livello (funzionante) posto sullo svincolo stradale per Castelfranco Emilia, che si dirama dalla strada provinciale Bazzanese in prossimità di una vecchia fabbrica di conserve alimentari in disuso, oggi demolita per fare posto ad un condominio.

A seguire i sei moduli relativi a Savignano Comune con la tipica stazione posta in curva, il raccordo ai frigoriferi Garagnani ed il grande ponte sul fiume Panaro, la maggiore opera della ferrovia.

Gli otto moduli della stazione di Vignola sono attualmente in costruzione (è stato posato il binario). Sarà rappresentato il fascio binari di stazione con la caratteristica trincea in curva ed un breve tratto della ferrovia per Modena (SEFTA), non più esistente, che aveva in comune con la FCV la stazione.

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